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Con l'ozono? Lo sapevi che...

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    mailemtiproduction2
  • 14 mag 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 1 lug 2024


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L’Ozono Terapia utilizza una miscela di Ossigeno /Ozono (O2/O3) che modifica la sua attività farmaco-dinamica al variare della quantità di Ozono (da 1 a 100 µg/ml) in soluzione con l’Ossigeno. L’Ozono è considerato un gas tossico irritante in quanto se inalato provoca congestione e flogosi delle vie aeree (Stockinger, 1965), edema polmonare (Roehm e Coll.,1971) e alterazioni strutturali delle cellule ciliate (Dillard e Coll., 1972) . A livello extrapolmonare può invece indurre effetti controversi quali aumento o diminuzione della fagocitosi dei polimorfonucleati (Wenning, 1956; Peterson e Coll.,1978) e diminuzione o aumento della resistenza all’emolisi (Buckely et al., 1975; Wenning, 1956).

Di grande interesse è lo studio degli effetti dell’Ozono sulle cellule mononucleate del sangue poiché l’Autoemotrasfusione è la via di somministrazione dell’Ozono più utilizzata. Le ricerche effettuate (Paulesu, Bocci ,Bindoni) hanno confermato come l’Ozono possa indurre una stimolazione della produzione di citochine e interleuchine da parte dei linfociti e dei monociti tale da amplificarne l’effetto sia a livello generale (sistema circolatorio) che locale (microambienti linfoidi), senza indurre effetti tossici rilevabili a livello cellulare.


l’Ozono può essere somministrato all’uomo sfruttandone ai fini terapeutici alcuni suoi importanti effetti: potente effetto battericida, fungicida e inattivatore dei virus che si realizza mediante ossidazione dei microrganismi.

Un secondo importante effetto è il miglioramento del trasporto dell’ossigeno in quanto l’Ozono, oltre ad indurre un aumento della deformabilità degli eritrociti, provoca un aumento della produzione del 2-3 difosfoglicerato responsabile della cessione di ossigeno ai tessuti (Rilling and Viebahn, 1987).

A dosi adeguate l’Ozono non induce effetti indesiderati.

La stimolazione antiossidante generata da sostanze pro-ossidanti, come l'ozono può essere utilizzata per generare una riposta ossidante controllata con efficacia terapeutica utile in patologie autoimmuni croniche e patologie degenerative.

Per poter ottenere un'efficacia terapeutica è necessaria una stimolazione “totale” e quindi sistemica


La metodica di somministrazione più utilizzata per avere un effetto sistemico è il trattamento in cui l’Ozono viene introdotto nella circolazione sanguigna. Tecnicamente la si esegue prelevando da 50 a 150 ml. di sangue da una vena e convogliandolo in un apposito contenitore dove viene trattato con la miscela O2/O3 e successivamente reiniettato.

Una metodica differente, molto più semplice, con effetti analoghi, è la via rettale. Tecnicamente si esegue mediante un piccolo Catetere che viene inserito per alcuni minuti nel retto. Di particolare interesse perché il plesso emorroidario ha un assorbimento veloce e perché in questa sede vi sono le placche di Peyer, che sono particolari centri germinativi linfopoietici produttori di immunoglobuline di grande interesse per il sistema immunitario.


Altre tecniche di utilizzo della miscela O3/O 2 che meritano di essere menzionate sono la Ozonoterapia ematica intramuscolare in cui si prelevano dal paziente 10 ml di sangue venoso poi miscelato con l’Ozono e reintrodotto per via intramuscolare.

Le indicazioni terapeutiche delle metodiche sono in gran parte sovrapponibili e quindi l'approccio terapeutico è interscambiabile; mentre per le patologie prettamente intestinali l'indicazione terapeutica primaria rimane l'insufflazione rettale. 

La scelta di utilizzare una o l'altra metodica si base quindi innanzitutto sull'anamnesi del paziente ed in seconda battuta sulla compliace del paziente stesso. Infatti, sebbene vi possa essere una scelta preferenziale della metodica, bisogna cercare di assecondare anche le necessità psicologiche del paziente in modo da rendere l'approccio alla terapia il meno invasivo possibile. Questo vale sia per le fobie (belonefobia, paura degli aghi ed emofobia, paura del sangue) che per il senso del pudore che “blocca” il paziente dall'eseguire una terapia rettale.

Parlando più nello specifico della terapia sistemica endovenosa accade che il sangue venoso viene Ozonizzato e riossigenato. L’elasticità della parete del globulo rosso aumenta ed aumenta anche la sua capacità a legare l’ossigeno ed a distribuirlo ai tessuti. Il globulo rosso, più elastico e più ricco di ossigeno, può arrivare meglio nei capillari più piccoli, portando ossigeno in territori carenti o non più ossigenati direttamente. Questo determina un potente stimolo alla formazione di nuovi vasi sanguigni, condizione indispensabile per l’apporto delle sostanze utili per quel tessuto (per esempio i nuovi piccoli vasi presenti nell’osso potranno portare nuovamente il Calcio e le sostanze necessarie per ricostruire l’osso osteoporotico).Si liberano sostanze particolari presenti nel sangue (interleuchine, citochine, interferone, ecc.), che danno una potentissima spinta al sistema immunitario, con conseguente sua regolazione e massima utilizzazione.


L’Ossigenazione diventa così tassello fondamentale in tutte le malattie in cui i tessuti necessitano di una maggiore ossigenazione come: 

  •  il Diabete Mellito

  •  l’Arteriosclerosi

  •  il Morbo di Parkinson

  •  l’Osteoporosi

  •  l’Artrosi

  •  il Morbo di Raynaud

  •  le Ulcere topiche

  •  l’Insufficiente irrorazione arteriosa periferica

  •  le Flebopatie

  •  la Degenerazione Maculare Senile

  •  il Distacco retinico

  •  le Cefalee

  •  la Sordità

La correzione del deficit immunitario diventa efficace in tutte le malattie che necessitano di una spinta al sistema immunitario:

  •  l’Afta

  •  la Foruncolosi

  •  l’Acne

  •  le Epatiti virali

  •  le Epatiti croniche attive o persistenti da pregressa infezione virale.

La rimodulazione immunitaria tende a controllare meglio tutte le malattie che necessitano di una regolazione del sistema immunitario, nello specifico:

  • Le Allergie (Rinite, Asma bronchiale) ed intolleranze alimentari

  • Tutte le cosiddette collagenopatie 

  • Le Malattie autoimmuni: Artrite reumatoide, LES, Sclerodermia, S. di Sjogren, Sclerosi a placche, Morbo di Bürger, ecc.


Non esistono effetti collaterali all'utilizzo di tali metodiche terapeutiche, al più si possono avere crisi vagali legate all'emotività del paziente (vista dell'ago o del sangue) o al passaggio troppo repentino dal clino all'ortostatismo, ma indipendenti dall'ozono stesso.

Non presenta nessun tipo di interferenza con farmaci che il paziente stia assumendo, sia per la patologia trattata che per altre patologie, o che dovrà assumere in futuro.

Non esiste nemmeno la possibilità di avere reazioni allergiche, in quanto l'ozono è un gas e non una proteina, inoltre in piccola quantità è già presente nel nostro organismo ed il suo catabolita è l'ossigeno.

Altra grossa obiezione spesso sollevata all'utilizzo di questa terapia, endovenosa nello specifico, è il rischio di embolie, anch'esso impossibile in quanto l'ozono viene legato dall'emoglobina nel dispositivo esterno idoneo per tale terapia, e non entra in vena allo stato gassoso libero.

Non vi sono nemmeno limitazioni per i soggetti donatori AVIS a proseguire tale pratica, in quanto il sangue non subisce modificazioni (ematocrito invariato).

Uno studio effettuato in Germania su una casistica di 400.000 pazienti ha sottolineato la presenza di effetti indesiderati solo in 7 casi su 1.000.000 di applicazioni, tale incidenza corrisponde alla percentuale dello 0,0007%. Anche studi clinici in campo dermatologico in casi di ulcere in cui la miscela Ozono/Ossigeno viene applicata localmente con conseguente eliminazione dei microrganismi hanno dimostrato un più rapido miglioramento della patologia.


Esistono delle controindicazioni Assolute al trattamento Sistemico di (O2/O3):

  • Gravidanza 

  • Favismo

  • Grave patologia cardiaca scompensata

  • Ipertensione non controllata

  • Ipertiroidismo non controllato

  • Patologie Sistemiche non compensate

  • Infezione preesistente in sede cutanea, muscolare o nel punto di iniezione

Esistono delle controindicazioni Relative al trattamento Sistemico di (O2/O3):

  • Pervietà del Forame Ovale

  • Minore età 

  • Terapie antiaggreganti sistemiche

  • Trattamento anticoagulante orale


La terapia sistemica con ozono non può essere utilizzata in ambito sportivo, sia professionistico che dilettantistico. Infatti l’ozono a contatto con il sangue provoca un innalzamento della soglia aerobica e il suo impiego per migliorare le performance è considerato “doping” a tutti gli effetti.

 
 
 

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Dr. Alessio Bernardini

Medico Chirurgo

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